L’IMPATTO DELL’AGRICOLTURA INDUSTRIALE.
La più grande minaccia per le api arriva dai pesticidi chimici utilizzati nelle coltivazioni di stampo industriale. Sono stati individuati diversi pesticidi con effetti letali sulle api ,a partire dai pericolosissimi neonicotinoidi. Queste sostanze chimiche altamente nocive attaccano il sistema nervoso centrale delle api e degli altri insetti impollinatori attraverso il nettare e il polline delle piante trattate, e anche attraverso la polvere rilasciata durante le operazioni di semina.
La moria delle api viene ricondotta anche all’espandersi delle monocolture, che mettono a rischio la biodiversità e distruggono gli ecosistemi naturali. La disponibilità di piante differenti e quindi di una dieta variata, basata su tipi diversi di fiori, è essenziale per la sopravvivenza delle api. L'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) stima che in poche decine di anni più di 20mila piante da fiore scompariranno. A differenza delle api domestiche che vengono almeno in parte accudite dagli apicoltori, le api selvatiche hanno bisogno di habitat incontaminati per poter costruire le loro colonie. Purtroppo, però, le aree incontaminate sono sempre più rare.
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