"Fa’ di me la tua lira, al par del bosco:
cosa importa se cadon le mie foglie
come cadon le sue! Il gran tumulto
delle tue armonie, da noi trarrà
saldo, dolce e pur triste autunnal canto.
Spirito fier, sii tu lo spirto mio!
Che tu sia me, o Spirito impetuoso!
I miei morti pensier spingi pel mondo
come le foglie, affinchè essi rinascano!
E per magia di questo verso mio,
come si spargon ceneri e faville
da focolar che non s’è spento mai,
le mie parole fra le genti effondi!
Tromba di profezia, per le mie labbra,
alla terra che dorme, sii tu vento!
Se ora è verno, tardar può primavera?"
by Percy Bisshe Shelley
( quinta strofa )
"il vento" by M.L. |
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